I concetti di Diversità e Inclusione (D&I), in cui si inserisce la parità di genere, stanno emergendo a livello globale come principi cardine all’interno delle organizzazioni, come caratteristica fondamentale dell’ambiente di lavoro e come colonna portante delle strategie di CSR e di sostenibilità, al fine di migliorare reputazione e resilienza. La Prassi di Riferimento UNI PdR 125 è stata pubblicata il 16 marzo 2022 e delinea i requisiti per la Certificazione di Parità di Genere richiamata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in particolare nella missione M5: Inclusione e Coesione.
La Certificazione del sistema di gestione della Parità di Genere consentire alle organizzazioni di accedere a sgravi fiscali e a premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei. L’ottenimento di una certificazione di parte terza rispetto alla UNI/PdR 125 permette inoltre alle organizzazioni di dimostrare ai propri stakeholder l’impegno sulla tematica e di affinare e armonizzare gli indicatori per altri sistemi di gestione o modelli di disclosure in tema sostenibilità (SA8000, Bilancio di sostenibilità).
L’implementazione di un sistema di gestione della Parità di Genere supporta la compliance legislativa e in particolare con la legge 5.11.2021 n.162 denominata anche Legge sulla parità salariale che determina l’obbligo di redigere un rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile per le aziende che occupano più di 50 dipendenti.
La prassi di riferimento definisce le linee guida per l’implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere, anche tramite la definizione di un insieme di KPI (Key Performance Indicator - Indicatori chiave di prestazione) rispetto ai risultati delle politiche di parità di genere nell’ organizzazione.
All’interno della norma sono state individuate 6 aree principali, e relativi indicatori, che determinano il livello di maturità raggiunto dall’ organizzazione in materia di Parità di Genere:
La Certificazione del sistema di gestione della Parità di Genere consentire alle organizzazioni di accedere a sgravi fiscali e a premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei. L’ottenimento di una certificazione di parte terza rispetto alla UNI/PdR 125 permette inoltre alle organizzazioni di dimostrare ai propri stakeholder l’impegno sulla tematica e di affinare e armonizzare gli indicatori per altri sistemi di gestione o modelli di disclosure in tema sostenibilità (SA8000, Bilancio di sostenibilità).
L’implementazione di un sistema di gestione della Parità di Genere supporta la compliance legislativa e in particolare con la legge 5.11.2021 n.162 denominata anche Legge sulla parità salariale che determina l’obbligo di redigere un rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile per le aziende che occupano più di 50 dipendenti.
La prassi di riferimento definisce le linee guida per l’implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere, anche tramite la definizione di un insieme di KPI (Key Performance Indicator - Indicatori chiave di prestazione) rispetto ai risultati delle politiche di parità di genere nell’ organizzazione.
All’interno della norma sono state individuate 6 aree principali, e relativi indicatori, che determinano il livello di maturità raggiunto dall’ organizzazione in materia di Parità di Genere:
- Cultura e strategia,
- Governance,
- Processi HR,
- Opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda,
- Equità remunerativa per genere,
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
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